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Commiato Laico

Perché l’ Amore non muore

Il mio più grande successo?
Essere riuscita a far ridere durante un funerale

Funerale laico e funerale religioso

La morte è la fine naturale del nostro percorso su questa terra.
Ogni esistenza è unica ed irripetibile, e non è necessario avere una vita lunga perché essa sia significativa e degna di essere ricordata.
Ma chi stabilisce se una persona debba essere ricordata per sempre, o dimenticata in un attimo? Chi resta.

Spetta a noi decidere cosa fare per il nostro congiunto, come farlo, o cosa sia adeguato e rispettoso, quando nulla era stato stabilito o rispettare le volontà, sia quando lasciate per iscritto che quando siano state manifestate in modo più informale.

Quando la persona era religiosa, per i congiunti tutto è più semplice e scontato, basta seguire prassi ormai consolidate negli anni.

Quando invece la persona che viene a mancare all’affetto dei cari era atea, non praticante o diversamente praticante, spesso non si sa cosa fare, o cosa sia possibile fare.
Purtroppo, in effetti, la cerimonia di congedo rischia di diventare una formalità, un momento in cui nessuno si occupa delle emozioni vissute da parenti e amici, o dei desideri espressi in vita dal defunto. Questo semplicemente perché, a differenza di altri paesi, non fa parte delle nostre tradizioni e della cultura dominante.
In realtà nulla vieta di cogliere l’occasione di farla diventare una Cerimonia coinvolgente ed emozionante, personale e unica come la persona che ci ha lasciati. Un vero e proprio Commiato Laico.

“Il giorno del mio funerale voglio che a tutti i presenti sia offerta una fetta della mia famosa torta di mele!”

Nell’ascoltare queste parole, diversi anni fa, sono rimasta inizialmente sorpresa, poi mi sono commossa dalla delicatezza di questo pensiero. Alcune persone immaginano con dolcezza il momento in cui verranno ricordate e si augurano che più che lacrime, ci siano baci, abbracci e sorrisi, ricordando i momenti felici. Nulla è fuori luogo se fatto con amore. Anche se non ci sono parole per descrivere il dolore che ci pervade quando perdiamo una persona amata, farlo degnamente, onorando la sua memoria e circondati dalle persone che per lui erano importanti è, più che un atto dovuto, un conforto per l’anima e l’inizio dell’elaborazione della separazione.

All’estero è molto comune invitare gli intervenuti dopo il rito per un rinfresco dove chiacchierare, mangiare e brindare ricordando chi ci ha lasciati. Spesso sono gli invitati stessi a presentarsi con del cibo per sollevare i familiari dalle incombenze della cucina. Per i personaggi pubblici, per gli artisti, per chi seguiva discipline particolari, è più semplice pensare a qualcosa che esca dagli schemi, anche in teatri o piazze, senza che nessuno se ne stupisca. Un evento, un concerto, una mostra, un raduno, ci sono tanti modi per onorare la memoria. Per tutti noi però è possibile pensare ad un momento intenso, significativo e unico, anche in forma più riservata ed intima. Non esiste un modo giusto o sbagliato quando le scelte sono fatte con consapevolezza, rispetto e cura. Anche fare un lascito, una donazione, un progetto di interesse sociale può essere un modo per dare ancora più significato ad una cerimonia creando un ponte con il futuro, un legame tra ciò che è stato e ciò che sarà.

Funerale laico: per chi?

Questo tipo di cerimonia è rivolta a tutte le persone che, in vita, non seguivano una religione che già prevede delle celebrazioni specifiche o che, semplicemente, ne abbiano manifestato il desiderio.

È spesso scelta dalle persone atee o agnostiche che, dichiaratamente, non avrebbero gradito essere portate in un luogo di culto.

È rivolta anche alle persone religiose, eventualmente dopo il funerale religioso ove previsto, per creare un momento più personale e partecipativo dove non sia necessario seguire formule o rituali obbligati.

Cerimonia laica: cosa e quando è possibile celebrare?

Ci sono diversi momenti che possono essere celebrati, come occasione di saluto o ricordo.

  • Prima della sepoltura o della cremazione.
  • Prima della partenza del feretro per un’altra destinazione
  • Dopo la sepoltura o cremazione
  • Alla consegna delle ceneri.
  • In una data cara alla famiglia o ad un anniversario.

La nostra vita ci porta, sempre più spesso, ad avere amici e parenti in giro per l’Italia e per il mondo. Spesso i tempi tecnici molto stretti non consentono di organizzare, avvisare e riunire tutti per un momento celebrativo subito dopo il decesso. Nulla vieta, superate le incombenze pratiche e burocratiche della sepoltura o della cremazione, con calma, prendendosi il tempo e lo spazio necessari, di trovare un luogo e i modi adatti per ricordare degnamente chi ci ha lasciati, con una commemorazione laica.

Dove è possibile celebrare un funerale laico?

I funerali laici possono essere svolti in casa, in una sala del commiato o all’aperto.
Quale sia la soluzione migliore dipende dal tipo di cerimonia, il numero di persone coinvolte, la stagione, dalle vostre possibilità e dai vostri desideri.
In presenza del corpo ci sono obblighi e limitazioni pratiche e burocratiche.
Quando sono presenti le ceneri obblighi e limitazioni sono ridotte.
Quando si sceglie di fare una commemorazione postuma non ci sono vincoli né restrizioni di nessun genere.
Non occorrono permessi, non ci sono limiti temporali, tutto può essere scelto e stabilito in autonomia.

Che musica è adatta ad un funerale laico?

La musica, seppur mai invadente, ha diverse funzioni di accompagnamento durante un funerale laico:

  • riempire i momenti di attesa
  • suscitare ricordi
  • creare uno spazio tra i vari momenti
  • fare da sottofondo durante le letture
  • accompagnare i gesti
  • concludere in modo delicato e significativo

Trovare i tempi i modi e le parole giuste

Durante un funerale laico ci si prende il tempo per ricordare il defunto con parole ricche di significato e si dedica uno spazio a riflessioni sulla vita e sulla morte.
Il momento più importante solitamente è quello dell’ elogio funebre. Il testo può essere scritto direttamente dai familiari, da un amico o elaborato dal celebrante con le indicazioni ricevute.
Altri testi possono contenere informazioni di servizio, per esempio su ciò che è stato stabilito per i giorni successivi o a chi verranno devolute eventuali donazioni.
Al termine vengono fatti ringraziamenti e saluti a tutti gli intervenuti e a chi, pur non presente, ha fatto sentire la sua vicinanza.
Quando il tempo lo consente l’intera cerimonia, contenente tutti i testi, gli interventi e le musiche scelte, viene fatta stampare e rilegare. Verrà utilizzata dal celebrante durante il funerale o la commemorazione e successivamente consegnata alla famiglia come ricordo. Se la cosa fosse gradita è possibile prevedere qualche pagina bianca dove i presenti possano lasciare una frase di ricordo e saluto.

Letture e interventi delle persone care

Per arricchire e dare una connotazione personale al funerale laico è consigliabile scegliere testi poetici, spirituali o brani amati dal defunto. Anche il testo di una canzone può essere adatto al momento. Anche una lettera o una poesia scritti da colui che verrà ricordato possono aiutare ad evocarne il ricordo.
La lettura può essere affidata al celebrante o a chi abbia il piacere di farlo.
Se lo desiderate possono esservi offerti spunti di letture significative tra cui scegliere.
Sempre molto graditi gli interventi di persone che desiderino dare il proprio contributo al funerale laico ricordando momenti condivisi. Si suggerisce di far pervenire i testi in anticipo tramite e-mail, così da poter essere organizzati, stampati e inseriti nel libro della cerimonia. In questo caso sarà anche possibile delegarne la lettura nel caso l’autore fosse troppo emozionato per farlo.

Dopo la cerimonia

Negli ultimi anni ci si è interrogati sempre più spesso su cosa sia più giusto, più etico, più ecologico fare delle nostre spoglie mortali. La cremazione è una scelta in aumento e quindi anche cosa fare delle ceneri, un argomento sempre più dibattuto.
Oltre ad essere conservate al cimitero o in casa, o disperse, sia in un cimitero che in natura, stanno nascendo nuove opportunità. È possibile trovare urne ecologiche contenenti dei semi e che vanno interrate perché possa nascere una pianta e urne create appositamente per essere lasciate sul fondo del mare. Sono nati boschi dove è possibile disperdere le ceneri alla base dell’albero scelto e dove, volendo, si può porre una targhetta con il nome del proprio congiunto. Ci sono aziende specializzate nel trasformare le ceneri in diamanti creando oggetti di grande valore.

A chi lasciare le proprie volontà per cerimonia, cremazione e dispersione?

Già in vita è possibile prendere accordi e disporre delle proprie volontà, affidandosi ad un notaio o ad un’associazione senza scopo di lucro, che ne faccia le veci.
Per quanto questa scelta, a molti, possa ancora risultare nuova, dalla fine del 1800 anche in Italia esistono società che si occupano dell’osservanza delle disposizioni di fine vita, in particolare di funerale laico, cremazione e dispersione, le So.Crem.
La FIC, Federazione Italiana per la Cremazione, un’associazione di promozione sociale che riunisce le società di Cremazione (So.Crem) www.cremazione.it presenti nel nostro paese con oltre 40 sedi. Operano il rispetto della dignità dell’uomo e del dolore dei congiunti per l’osservanza della volontà della persona in relazione alle decisioni di fine vita e per l’ampliamento delle libertà individuali nell’ambito della dimensione sociale e collettiva.
Più di recente sono nate altre associazioni che perseguono i medesimi fini come la Idicen www.idicen.it
In mancanza di indicazioni specifiche in merito saranno i parenti più prossimi a scegliere ciò che, presumibilmente, sarebbe piaciuto allo scomparso

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